
Le elezioni amministrative di domenica 5 giugno hanno creato uno scenario tutto nuovo nel panorama politico italiano: il Movimento 5 Stelle parte alla conquista di grandi città come Roma e Torino pur annaspando a Milano e Napoli, il Partito Democratico perde consensi ovunque, mentre Forza Italia è ai suoi minimi storici e a parte l’eccezionale caso di Milano sembra proporsi ormai come un partito ininfluente.
ROMA – Lo scrutinio protrattosi per tutta la notte di domenica, descrive in primo luogo un (prevedibile) successo del partito di Grillo in quel di Roma, laddove la candidata pentastellata Virginia Raggi incassa il 35.2% dei voti e in cui Giachetti (Pd) e Meloni (Destra) seguono con il 24.9 e il 20.6%. Per Marchini, invece, una vera debacle.
MILANO – Spostandoci più a nord troviamo Milano, al cui ballottaggio si sfideranno Sala per il centrosinistra e Parisi per il centrodestra: il primo ottiene il 41.7%, mentre il secondo stacca di pochissimo con il 40.8%. Buono ma non entusiasmante il punteggio del pentastellato Corrado, fermo al 10.1%.
TORINO – A Torino si consolida la leadership di Fassino (centrosinistra) che perde comunque diversi voti: per lui il 41.8%, ben distante dalla Appendino dei 5 Stelle che con il 30.9% va di diritto al ballottaggio di domenica 18 giugno.
BOLOGNA – Il centrosinistra tiene duro anche a Bologna dove il suo candidato Merola conquista il 39.5% degli elettori, non sufficienti però per concedergli la vittoria al primo turno: lo scenario è quello di un ballottaggio con la Borgonzoni del centrodestra.
NAPOLI – E poi c’è Napoli che dimostra fedeltà al suo Luigi De Magistris (42.8%) prossimo al ballottaggio con Gianni Lettieri del centrodestra (24%). Sconfitta sonora per la Valente del Pd, che getta nel panico l’area dem del capoluogo campano. E’ da qui, infatti, che il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha deciso di ripartire per ‹‹commissariare il partito››.
Matteo D’Apolito