Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan torna a minacciare l’Ue sulla questione migranti.
All’indomani del voto dell’Europarlamento che chiede uno stop ai negoziati di adesione della Turchia all’Unione Europea, Erdogan ci va giù pesante: «Se l’Europa si spingerà troppo oltre, permetteremo ai rifugiati di passare dai valichi di frontiera».
«Non avete mai trattato l’umanità in maniera onesta – aggiunge Erdogan – e non vi siete presi carico delle persone in modo giusto. Non avete raccolto i bambini quando nel Mediterraneo arrivavano sulle coste. Siamo noi che stiamo affrontando la questione rifugiati, non voi. Siamo noi che stiamo nutrendo 3.5 milioni di rifugiati in questo Paese, tanto che quando 50mila rifugiati sono arrivati a Kapikule (confine tra Turchia e Bulgaria, ndr) vi siete messi a strillare e a chiedervi come avreste fatto se la Turchia avesse aperto i valichi di frontiera».
Pronta la risposta del portavoce della Commissione europea Maragaritis Schinas: «Siamo assolutamente impegnati a far funzionare l’accordo con la Turchia sulla questione dei migranti», tanto è vero che con il governo di Ankara ci sono «continui contatti sia a livello politico sia al livello tecnico».
La risoluzione che il Parlamento europeo ha votato poche ore prima dell’indignazione di Erdogan va interpretata secondo il portavoce Ue come un «pezzo del puzzle»: Erdogan dovrebbe tenere conto del «quadro globale», ammonisce Schinas.
Viviana Bottalico
