
Casi di omofobia sono all’ordine del giorno, ma quello accaduto pochi giorni fa in Brasile è senz’altro uno dei più incredibili e macabri. Protagonisti di questa storia sono Tatiana, il marito Alex e il figlio Itaberli.
La madre non ha mai accettato l’omosessualità del figlio e alcuni giorni fa, durante una delle loro ennesime liti, lo ha accoltellato barbaramente uccidendolo sul colpo. Poi con la complicità del marito ha afferrato il corpo senza vita del figlio, lo ha gettato in un campo vicino e gli ha dato fuoco.
La polizia brasiliana ha arrestato la coppia con l’accusa di omicidio, e mentre si attende la decisione del giudice, il caso sta cavalcando un’onda mediatica senza precedenti al punto tale da essere arrivato fin qui in Europa. Il cadavere carbonizzato del 17enne ritrovato in un campo, solo, abbandonato, senza vita e svuotato della sua dignità, ha scioccato il mondo intero.
Sono stati la suocera e il cognato dell’assassina a informare gli agenti che qualcosa di “strano” poteva essere accaduto. Del resto la nonna del ragazzo era al corrente dei dissapori in famiglia, per cui non vedendo più il nipote arrivare per giorni e giorni ha inevitabilmente iniziato a sospettare qualcosa: «Sua madre lo trattava male perché lui era gay e quindi era venuto a vivere da me, poi Tatiana lo ha convinto a tornare da lei ed è successo quello che è successo. Vogliamo che sia fatta giustizia, chi ha sbagliato deve pagare!».
Antonio Osso