
Uno zaino con all’interno cinque ordigni esplosivi è stato rinvenuto nel bel mezzo della stazione di Elizabeth, nel New Jersey. L’allarme è scattato intorno alle 21 ora locale (le 3 del mattino in Italia), quando accanto a un secchio della spazzatura è stato notato un pacco dal quale fuoriuscivano fili elettrici e tubi vari.
Allertati, gli agenti di polizia hanno immediatamente avvertito gli artificieri che hanno provveduto a disinnescarlo, anche se un ordigno è esploso proprio nel bel mezzo del processo di disinnesco (operato fortunatamente da un robot). L’avvenimento ha causato non pochi problemi a livello di trasporti, con molti treni bloccati in partenza. Tutta l’area della stazione interessata dalla vicenda è difatti stata isolata per permettere a chi di dovere di effettuare le indagini del caso.
A questo punto gli inquirenti stanno cercando di capire se i fatti di Elizabeth possano avere qualche nesso con quanto accaduto sabato sera a Manhattan, New York, quando l’esplosione di una bomba ha provocato 29 feriti. A posizionarla e ad innescarla Ahmad Khan Rahami, 28enne afgano naturalizzato americano.
Tra l’altro i fatti del New Jersey e di New York non sono gli unici che hanno tenuto sotto assedio gli Stati Uniti: nel fine settimana, in Minnesota un uomo armato di coltello ha ferito nove persone ed è poi stato ucciso. Questo attentato è peraltro stato rivendicato dall’Isis, anche se gli inquirenti invitano tuttora a non dare troppo credito a questa rivendicazione.